lunedì 20 giugno 2011

Il resto non è altro

 








La materia è vibrazione.
Energia rappresa.
Minuscole molecole, costrette in vicinati.

Non c'è solido in quanto tale.
O pieno.
O fermo.
Lo spazio è un'autostrada.
Un via vai di forme d'onda.
Flussi migratori, scambi informativi e luce.

Non c'è vuoto in quanto tale.
O buio.
O solo.

Fatico a ritrovarmi.
Dopo tutta 'sta abbondanza di fotoni.
Guardarmi le mani.
Sentirle mie.
Quali confini?
Raggi d'azione?
Io sono dappertutto.
Sintetizzo proteine.

Giorno dopo giorno.
Enzimi a tonnellate.
Il mio corpo è una fucina.
Non so proprio come faccia.
A cambiare il mio respiro in sangue.
I miei intenti in movimenti.
Pensa e sposta.
Usa.
Muscoli e occhi.
Tendini e bile.
Organi e ghiandole.
Orecchie naso cuore.
Fegato intestino pelle.
Fa quello che deve fare.
In maniera inconsapevole.
Per il solo fatto di esser vivo.

E' per questo che mi annoia l'ignoranza.
Presuntuosa, come la cultura.
Chi rifiuta di vedere, nonostante le evidenze.
Chi persiste a elucubrare, per questioni di controllo.
E' il tempo che precede la partenza a martoriarmi.
Gli argomenti ancora futili.
Le coerenze, che divergono.
Trattenersi.


Siamo onde dello stesso mare.
Gocce condensate. Separate da un niente.
Siamo fatti di infinito.
Nati assoluti.
Sempre presenti.
Comunque vivi.
Il resto non è altro.












mercoledì 1 giugno 2011

fuoco amico












Sono giorni di biologia molecolare.
Di astrofisica non convenzionale.
Di quantistica del pensiero.
Esploro le frontiere della scienza,

sdraiato in trincea,
ad evitare raffiche,
provando prove.
Guardo il mio futuro diventare.
Ben conscio del ruolo
che l'osservatore ha
nella creazione.
Stando attendo al pensar male.

Avrei voglia di scuoterli,
questi carichi di frutti,
questi comici pensanti,
che nemmeno si conoscono.
Dimostrare la natura del dualismo,
instillato nel cervello, strato opaco.
Ridurre oscillazioni.
Consolare.
Proporre letture.
Visioni.
Trampolini.

Proprio come prima.

Poi mi chiedo.
Non rispondo.
Guardo un altro battaglione battagliare.

Metto a fuoco amico.

La pace è interruzione.