domenica 31 luglio 2011

enjoy the silence










Le parole scappano.
Maldestre, come ladri improvvisati.
E i pensieri mi si incastrano.
Grovigli di progetti che si annodano.
Fuorvianti, come chimere.

In testa ho tanto rumore.
Accumulato.
Non desidero nient'altro che stare.
In “stestate” di giostre in disuso.
Non decidere.
Non fare.
Solo andare, dove porta l'odore.

Attorno si prepara il putiferio.
La terra comincia a scottare.
C'è chi finge di scaldarsi.
Chi comincia a saltellare.
Chi da anni grida al pericolo.
E ancora perde tempo a chiacchierare.

Studio i comici.
Gli attori.
Gli scienziati.
I visionari.
Non teorie. Non correnti.
Solo uomini.
Pensieri altrui.
Per apprendere.
Per confermare.

Non immagino un futuro prossimo.
Non voglio e non ci riesco.
Credo solo sia vicino.
Il cambiamento.
Quel momento.
In cui tutto sarà fermo.

M'immagino il silenzio.

sabato 2 luglio 2011

vergogna!









vergogna.
è questo ciò che provo.
per non essere anch'io là,
al fianco di chi combatte.
di chi rischia davvero la vita.
di chi la perde.
non tanto per un'ideale.
per un'ossessione.
per la "libertà".
per la "democrazia".
ma per la vita stessa.
che è una.
assoluta.
fottutamente concreta.

vergogna.
tutti dovreste provarla.
voi che leggete, scrivete, vi informate.
voi che ancora vi indignate.
voi che sareste pronti a ucciderlo il vostro nemico.
perchè tutti ne avete uno.
i vegani e i cacciatori.
i ricchi e gli straccioni.
i potenti e i più comuni.
attribuite vostre colpe.
vi affannate a condannare.
ne parlate a profusione, solo quando vi conviene.
incastrati nello stesso odio che dite di combattere.
la tragedia è sotto i vostri occhi.
ma voi non vi abbassate.

fate schifo.
voi coi vostri mutui.
coi vostri mestieri.
con le vostre frasi fatte.
coi problemi.
voi col phone, col blog e col post.
condividenti nullità.
fate schifo.
voi che ancora riuscite a divertirvi. 
perchè vi basta poco.
come se niente fosse.
che ammazzate il tempo, piuttosto che impiegarlo.
padri di famiglia.
artisti sciroccati.
mediocri giornalisti.
pseudo-calciatori.
casellanti inoperosi.
dipendenti autonomi.
studenti, preti e casalinghi.
voi fate schifo.
perchè lo sapete.
lo sentite.
ma guai ad ammetterlo a voi stessi.

la vostra guerra è interna.
siete uno contro l'altro.
riflette il vostro ego.

spero che perdiate in fretta, bastardi.