sabato 22 giugno 2013

co-scienza

questo è un messaggio per chi non sa di stare al mondo.
per chi crede di saperlo, per il solo fatto che si sveglia la mattina.
per chi pensa sia scontato, inevitabile. un dettaglio trascurabile.
ci si sveglia e si sta al mondo. qual'è il problema?

stare al mondo è roba da duri.
s'impara con i calli, siamo d'accordo.
e si migliora, con l'etá.
si diventa scaltri, giudici e difensori.
così si dice, così si fa!
coerenti come squadre.
paralleli, come linee.
aggrappati alle idee.
alle esperienze.
come ragnatele.

nessuno che si chieda perchè.
di chi sia.
a chi appartenga la realtá.
cosa sia, in realtà.
come si formino i respiri.
da dove vengano i risvegli.
cosa sia, quella forza che ci tiene tutti uniti, atomi e molecole, a conservar la forma dell'uno che siamo.

identificarsi con il proprio pensiero, con il proprio corpo, con un'ideologia, con un modello, con un valore, con un oggetto, con un qualsiasi "Io sono", "Io voglio, "Io so", recitato incessantemente, quotidianamente dalla perduta mente, é da stupidi. da deboli. da pavidi.
è come scegliere di vivere da gomito.
oppure da gamba.
da parte di noi.
ma non del tutto.

i nostri pensieri non sono noi.
le emozioni sono quello che sentiamo.
proviamo a controllarli, gli uni e le altre.
ad osservarli, dal di dentro.
proviamo ad arrestarli, qui ed ora, fuor di metafora.
a prenderne il comando.
saldamente.
poi ne riparliamo.

quindi, tornando a noi, c'è qualcuno che sapeva stare al mondo?
c'é qualcuno che si sveglia la mattina?

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